Abstract
Per quanto apparso per la prima volta già nel X secolo, il titolo imperiale viene impiegato con sorprendente costanza dai sovrani del regno ispanico di León durante l’XI e XII secolo. Tale fenomeno, normalmente defi nito dalla storiografi a spagnola imperio astur-leonés o imperio hispánico, è stato solitamente studiato in relazione alle dinamiche interne alla penisola iberica, inevitabilmente segnate dalla presenza musulmana. Questo studio si focalizza invece sulla visione che si aveva di questo impero periferico nel continente, in particolar modo le due autorità più transnazionali dell’epoca: la Sede Apostolica e l’abbazia di Cluny. A tale scopo si analizzano i documenti pontifi ci diretti ai due re-imperatori, Alfonso VI e Alfonso VII con una particolare attenzione alle intitulationes impiegate dalla cancelleria papale per descrivere l’autorità dei monarchi. Similmente si procede nel caso della congregazione cluniacense che si mantiene sulla linea segnata dai papi fi no ai tempi di Pietro il Venerabile, il quale, in una lettera rivolta ad Innocenzo II, segna un punto di svolta all’interno di questa analisi riconoscendo ad Alfonso VII il titolo di Imperator Hispanus. Nello svolgimento dello studio emergono inoltre due possibili punti di contatto tra impero ispanico e papato (il Concilio di Tours-Firenze e l’ambasciata di Alfonso VII a Roma) che ad una più attenta analisi si rivelano entrambi falsi e mai avvenuti.